martedì 11 marzo 2008

Presentazione

In questo primo post vorrei inizialmente giustificare la scelta del titolo del blog: la mia intenzione è quella di creare un segnalibro esistenziale attraverso la stesura e il commento di pensieri di mia ispirazione o interesse. L'unico filo logico che seguo (da qui l'aggettivo sconnesso) è quello della vita, dell'incalcolabile destino che ci porta a sbattere ogni volta contro nuove esperienze intellettuali.
La scelta del mio nome in latino per firmare i post (come del resto l'indirizzo stesso del blog) non è che un retaggio dei miei studi classici.

Il primo pensiero che vorrei proporre all'attenzione è una breve riflessione del filosofo romantico tedesco appartenente alla corrente dell'idealismo Johann Fichte: vuole essere semplicemente un segno di saluto al mondo telematico (di cui credo di essere entrato ufficialmente a far parte). Riporto volutamente la frase nella sua nudità, senza alcun commento personale.

" Frei sein ist nichts, frei werden ist der Himmel" ("essere libero è niente, divenirlo è cosa celeste").

Nessun commento:

"Ma permetti: se tu non possiedi nulla cosa vuoi dare?"
"Ognuno dà di quel che ha. Il guerriero dà la forza, il mercante la merce, il saggio la saggezza, il contadino riso, il pescatore pesci."
"Benissimo. E cos'è dunque che tu hai da dare? Che cosa hai appreso, che sai fare?"
"Io so pensare. So aspettare. So digiunare."
"E questo è tutto?"
"Credo che sia tutto."