In questo primo post vorrei inizialmente giustificare la scelta del titolo del blog: la mia intenzione è quella di creare un segnalibro esistenziale attraverso la stesura e il commento di pensieri di mia ispirazione o interesse. L'unico filo logico che seguo (da qui l'aggettivo sconnesso) è quello della vita, dell'incalcolabile destino che ci porta a sbattere ogni volta contro nuove esperienze intellettuali.
La scelta del mio nome in latino per firmare i post (come del resto l'indirizzo stesso del blog) non è che un retaggio dei miei studi classici.
Il primo pensiero che vorrei proporre all'attenzione è una breve riflessione del filosofo romantico tedesco appartenente alla corrente dell'idealismo Johann Fichte: vuole essere semplicemente un segno di saluto al mondo telematico (di cui credo di essere entrato ufficialmente a far parte). Riporto volutamente la frase nella sua nudità, senza alcun commento personale.
" Frei sein ist nichts, frei werden ist der Himmel" ("essere libero è niente, divenirlo è cosa celeste").
Nessun commento:
Posta un commento