Recentemente la Nato ha dichiarato che un attacco informatico di ingenti dimensioni contro un membro dell'Alleanza Atlantica sarebbe nocivo per la sicurezza al pari di un attacco aereo. Questo significa che un hacker esperto, "operando" tranquillamente davanti al computer di casa sua, potrebbe essere pericoloso come i terroristi che hanno distrutto le Torri Gemelle (sic!). Non deve quindi stupire se un colosso bancario francese stava per fallire proprio a causa di un suo dipendente che, ottenuto l'accesso a dati confidenziali protetti, aveva effettuato enormi speculazioni finanziarie a nome dell’istituto di credito.
Ecco perché è diventata così importante la Sicurezza Informatica, disciplina che si occupa di proteggere i sistemi informatici da danni o violazioni dei dati personali.
Questo concetto di protezione è talmente centrale che non investe soltanto le grandi multinazionali, che per legge devono salvaguardare le loro informazioni, ma ciascun utente privato possessore di un PC. Oggigiorno infatti le tecniche di hacking sono tali da richiedere due tipi di prevenzione: a livello fisico attraverso la scelta di luoghi il più possibile sicuri dove porre il server, magari dotati di porte blindate o sistemi di identificazione personale; a livello logico garantendo la confidenzialità e l'integrità attraverso difese interne al server.
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