Pochi sanno che la malaria è la malattia che causa più morti in Africa. Certo, pare che sotto il nostro (bel?) cielo d'occidente l'affare non ci riguardi, nessuno muore di malaria; credo invece che, anche alla luce dell'insegnamento di Don Milani, sia diritto/dovere di ognuno, soprattutto poi se studente di medicina, affrontare queste problematiche. Si sa talmente poco dell'Africa che se ne parla come se fosse un unico grande Stato.
Il mio primo impatto con Pubmed è stato piuttosto difficoltoso, soprattutto a causa dell'uso esclusivo della lingua inglese. Mi sono fatto coraggio e con un po' di fatica ho capito il meccanismo di ricerca: dovevo porre dei "limits", altrimenti sarei affondato in un mare di pubblicazioni. Ho così scelto tra gli articoli più recenti che riguardassero la sperimentazione di vaccini su bambini africani.
L'età infantile è la più colpita dal Plasmodium falciparum; in particolare uno studio condotto su alcuni bambini del Kenya ha dimostrato in sostanza che i loro anticorpi contro la malaria dopo aver riconosciuto l'antigene sono efficaci solo per un breve periodo di tempo.
La sfida degli scienziati di oggi, industrie farmaceutiche permettendo, consiste nella progettazione di un vaccino in grado di allungare l'emivita di questi anticorpi.
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1 commento:
Hai ragione i limiti troppo stretti finiscono per assassinare la creatività e la spontaneità....grazie per quello che hai scritto...scrivi molto bene...hai un futuro da giornalista! (oltre che da medico ;-)
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